.: 25/11 :.

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Eccomi qua. Ultimamente scarseggio in quanto a ideone su cosa scrivere su questo semi-abbandonato blogghino. Finalmente sabato, un po di pacchia. Magari pacchia è un po' esagerato, ma insomma.
E' da parecchio tempo che volevo parlare del mio incubo veramente ricorrente e sicuramente per voi "foresti" molto curioso.
Vi ricordate il film The Truman Show? Quello con Jim Carrey. Bene. Voi vi starete chiedendo dove la mia mente bacata vuole andare a parare, ma ci arrivo, ci arrivo, tranquilli. Insomma quel film lo si può definire un film di "fantarealtà", una realtà agli estremi, la realtà dello showbiz, la realtà del Grande Fratello.
Ancora starete leggendo attoniti tutto quello che ho scritto fino ad ora, ma mo c'arrivo.
Avete presente quando parlate con una persona x, di un'altra y, per esempio camminando in città, e giusto quando finite di parlare, y vi spunta da dietro l'angolo, e vi saluta, con una faccia finto-sorpresa come dire "grazie dei complimenti, ho sentito tutto attraverso la cuffia" ma facendo finta di niente; oppure nella vostra mente sapete benissimo cosa dirà una persona subito dopo (magari qua mi sto contaminando un po' con Matrix). Insomma alcune volte di notte mi sono sognato di vivere in una casa con in ogni angolo una telecamerina, di uscire e parlare con i miei amici di marche da vestire, e loro lo facevano solo come messaggio pubblicitario, di avere tutte le azione progammate da un manipolo di persone, che si piegano solo alla necessità dello share televisivo.
Sicuramente tutto ciò è stato accentuato dalla lettura di "La neve se ne frega", libro di Luciano Ligabue. Società di individui programmata già dalla nascita.
Allora la domanda che mi spaventa di più è: Sono degli elementi premonitori?!

Speriamo di no.


Buon sabato

Andrea