.: 19/11 - bis :.
Ecco qua il primo di, spero, una serie di racconti sui viaggio di un mio amico. Ferruccio. In questo primo intervento si parla del suo viaggio nel Sudan meridionale.
La storia dei territori comprendenti entro i confini dell'odierna repubblica del Sudan si può
dire che inizi attorno al 3000 a.C., le cui vicende sono strettamente legate a quelle dell'Egitto. La regione tra la prima e la terza cataratta del Nilo è nota con il nome di Nubia, ma sotto questo nome all'epoca dei regni di Kush, Napata e Meroë, l'attuale Merowe, comprende l'intera regione tra il 24° e il 16°(la parte in verde scuro) di latitudine nord, ossia tra la prima e la seconda cataratta, dove gli egiziani ebbero maggiori rapporti, fu chiamata Nubia inferiore.
Dopo una notte in hotel a Khartoum arrivati i fuoristrada si riparte per il deserto di Bayuda, primo campo e al mattino si va a Naga, a 30km da Musawwarat. Su una collina isolata ci sono i resti di un tempio dedicato al dio tebano Amon (dio dell'oro),meta di pellegrinaggio dei re Kushiti. Davanti al tempio ci sono 6 arieti in granito simmetricamente accucciati, in parte erosi dal vento e dal sole.
Giù nella valle ai piedi raggiungiamo un altro tempio con un bassorilievo alto una decina di metri, raffigurante il dio guerriero Apedemak con un serpente con la testa di leone e la coda che si svincola dai petali di un fiore di loto. Più avanti sui muri esterni una processione di divinità antropomorfe con corpi umani zoocefali, disposti frontalmente con teste e piedi di profilo. A una quindicina di metri un minichiosco ben restaurato, con colonne, capitelli e architravi in stile misto di egizio-greco-romano.
In mattinata partenza per Meroe, terza capitale di Kush; in questa zona ci sono 40 tombe della casa regnante di Meroe, con 80 piramidi quasi tutte brutalmente decapitate e profanate in particolare di un torinese che con esplosivi ricercava tesori nascosti a scopo di lucro.
In mattinata partenza per Meroe, terza capitale di Kush; in questa zona ci sono 40 tombe della casa regnante di Meroe, con 80 piramidi quasi tutte brutalmente decapitate e profanate in particolare di un torinese che con esplosivi ricercava tesori nascosti a scopo di lucro.

Dopo un intenso giro fra tante piramidi, una sosta in questo manto di sabbia sotto un sole cocente!
All'alba ritirato il campo dopo aver percorso un centinaio di km, si raggiunge El-Damer, ci mettiamo in fila dietro carretti, asini, carichi di mercanzie per traghettare con i nostri 4x4 sul lato opposto del Nilo. 300km da percorrere in questo mondo di silenzio e natura incontaminata si

Si prosegue lasciando alle spalle Jebel Bar Kal e si arriva alla necropoli di El Kum campo nel deserto, vicino a Old Dongola. Ci fermiamo per il pranzo in un locale autoctono. Io e un mio omonimo mangiamo una favoloso minestra di verdure, senza capire bene il suo contenuto, soprannominandola Orribiland e in finale un ottimo Karcadè(una sorta di tè rosso molto vivo). Si continua a costeggiare il Nilo fino a Mulwad, folcroristico villaggio con mura di colore bianco

Alla mattina svegliati molto presto (attorno alle 4.30) ci trasferiamo all'areoporto, una ventina di km fuori dalla capitale.Prendiamo il volo di ritorno. Karthoum-Cairo, Cairo-Roma(o Milano).

Grazie Ferruccio
Spero che vi sia piaciuto
Andrea
Spero che vi sia piaciuto
Andrea
2 Commenti:
Da brava fan ho letto anche questo post...Che dire...viaggio affascinante...ma sicuramente queste 4 parole non riescono a trasmettere tutto (intendo sensazioni e ricchezza dell'esperienza......)!
Aspettanto un altro post....ti mando un bacino giulia
bè...prima grazie per avermi messo tra ji amigos,,,ti suggerisco la sezione volontariato per la calabria...e poi..ah si...l'africa chiama...con le sue tradizioni,la sua cultura...la sua semplicità...fa sempre piacere viaggiare attraverso ciò ke dici...grazie kit e pure al tuo amico...
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